Consultazione e psicoterapia

I servizi di Consultazione, di Psicoterapia e di Supporto allo studio si attuano presso gli studi dei professionisti. Per ulteriori informazioni telefonare alla Dott.ssa Prisca Ravazzin al numero 3491237590 o inviare una mail all’indirizzo info@adolescenzainforma.it.

 

La consultazione

La consultazione si propone di incoraggiare, con l’ausilio di un professionista, la comprensione della situazione di disagio di cui la persona è portatrice.

Dopo alcuni colloqui volti ad individuare e a definire la natura della richiesta, l’operatore consultato esprimerà un suo parere.

Nel caso in cui si individuasse l’opportunità di svolgere un percorso terapeutico, l’operatore consultato potrà indicare il tipo di intervento ritenuto più adeguati:

  • colloqui di sostegno
  • psicoterapia individuale
  • sostegno alla funzione genitoriale
  • terapia di gruppo
  • sostegno farmacologico
  • supporto allo studio

Verranno pertanto forniti tutti i chiarimenti e le informazioni, in grado di porre la persona nella condizione di scegliere la risposta più adeguata alle proprie esigenze.

Il Servizio si rivolge inoltre ad insegnanti, medici, educatori e a tutti coloro che sono in contatto con l’adolescente, fornendo l’opportunità di un confronto con un professionista della salute mentale.

In questo ambito, a seconda delle necessità, il colloquio individuale potrà essere allargato ad incontri collettivi o a gruppi di lavoro intorno ai temi proposti.

 

La psicoterapia  in adolescenza

Un intervento psicologico in adolescenza può essere di grande importanza considerato che questa fase della vita è caratterizzata da profondi cambiamenti e dalla ricerca di una nuova identità.

 

Consultazione e psicoterapia

 

Con l’adolescenza, dunque, si rompe un equilibrio e si apre una crisi, caratterizzata da profondi mutamenti fisici e dall’emergere di un nuovo funzionamento mentale. E’ un momento di radicali cambiamenti nelle relazioni sociali, sia interne che esterne alla famiglia.

Queste molteplici trasformazioni pongono l’adolescente di fronte al compito di integrare i cambiamenti del suo corpo indotti dalla pubertà. Di modificare i suoi legami famigliari, sino ad accettare il lutto della separazione dal mondo infantile, a riconoscere i limiti e a ritrovare una nuova fiducia in se stesso.

In tal senso, l’intervento psicologico è finalizzato a favorire nell’adolescente l’assunzione di una posizione attiva nei confronti di ciò che sta accadendo dentro di sé e nel rapporto con la realtà esterna. In questo modo vengono riattivati quei processi di separazione-individuazione indispensabili al raggiungimento di una chiara soggettività identitaria.

L’obiettivo è dunque quello di favorire movimenti maturativi in grado di aiutare l’adolescente a superare il disagio incontrato.

 

Adolescenza normale o patologica?

È importante sottolineare che l’instabilità, la conflittualità e contraddittorietà di questa particolare stagione della vita fa sì che sia molto difficile parlare di adolescenza normale o patologica. Non è infatti facile riconoscere quali aspetti sono fisiologici e quali degni di attenzione clinica, in un periodo in cui la personalità dell’adolescente si sta evolvendo in modo disomogeneo e imprevedibile.

Ciò che possiamo dire, in sostanza, è che in adolescenza difficilmente si rileva un’organizzazione patologica definita: si tratta di situazioni in cui “i giochi non sono ancora fatti”. Un momento in cui si trovano più spesso patologie “in fieri”, con aspetti qualitativi e quantitativi che si differenziano da un’evoluzione “normale”, ma che non sono ancora strutturati in patologie simili a quelle dell’età adulta.

La sfida, dunque, è riuscire a cogliere quelle “comunicazioni particolari” che gli adolescenti, in situazioni di sofferenza psicologica, usano come segnali di disagio e silenti richieste di aiuto.

Un disagio che può esprimersi mediante:

  • disturbi del comportamento e della socializzazione
  • difficoltà scolastiche
  • disturbi psicosomatici
  • comportamenti a rischio (abuso di sostanze, atteggiamenti autolesivi, ecc.)
  • disturbi alimentari

I professionisti coinvolti in questo progetto sono psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, psicoanalisti, neuropsichiatri infantili le cui diverse competenze consentono di fornire indicazioni adeguate rispetto alle diverse problematiche.

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