Foto di Engin Akyurt da Pixabay 

Il timore e la preoccupazione di contrarre e/o avere malattie, assieme al sospetto che ne deriva attraverso la lettura dei possibili segni a conferma del proprio male, hanno assunto una nuova forma. Dall’ipocondria si passa alla cybercondria

L’ansia persistente circa la propria condizione di salute, combinata ad atteggiamenti di costante ricerca delle informazioni di smentita o convalida, sono rafforzati e modificati dal sostegno di un nuovo supporto, le ICT. Le Tecnologie di Informazione e Comunicazione diventano un’arma a doppio taglio per molti giovani e adulti. La facilità con cui possono essere fruite e reperite immediatamente le informazioni sul web riguardo le varie malattie e le forme possibili di rimedio, alimenta e rafforza, in certi soggetti, preoccupazione, allarme e meccanismi di identificazione.

Diversi studi interrogano questa forma patologica contemporanea in correlazione all’ipocondria, altri ne sottolineano maggiormente differenze e peculiarità. L’uso delle ICT e la componente cyber rende comunque manifesta una forma fobica dai tratti e dagli effetti diversi sulle soggettività rispetto alla tradizionale ipocondria. Altrettanto differenti saranno anche gli interventi terapeutici o le direzioni della cura da seguire. Il campo di ricerca è ancora aperto.

Per un maggiore approfondimento sul tema si confronti il seguente articolo:

https://www.stateofmind.it/2020/05/cybercondria-icbt-psicologia/

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