L’età influenza la percezione del tempo. 

Il tempo psichico in adolescenza

Il tempo avvertito da un adolescente è diverso tanto da quello di un bambino quanto da quello di un adulto e di un anziano. A variare è il punto di vista, la quantità di anni più o meno accumulati, la modalità qualitativa con cui sono intraprese le esperienze, i contesti frequentati, le attività svolte. Inoltre, l’ambiente scolastico e universitario dettano un ritmo preciso al tempo quotidiano dei giovani. Ciò che viene posto in rilievo, da questa fascia di età, è il gioco di una tensione specifica tra passato e futuro. Né troppo piccoli da non sentire il carico e l’incidenza del passato, né troppo anziani da non essere presi dall’anelito futuro e dall’apertura delle sue molteplici linee di possibilità. Gli adolescenti e i giovani adulti si trovano nel mezzo della crescita, in cui passato e futuro si concentrano pesando potenzialmente in egual misura sul loro presente. Ma l’equilibrio è oscillante per definizione.

Tempo fisico e tempo psichico

Zommando una stessa fascia di età, come quella dell’adolescenza, ci si accorge inoltre che il tempo viene sempre percepito in maniera singolare, influenzato da innumerevoli altri fattori che concorrono alla sua modificazione. La relatività investe tanto il tempo fisico quanto il tempo psichico, vissuto e percepito soggettivamente.

Sul piano psichico, la temporalità costituisce una delle cifre fondamentali in cui vengono sperimentati gli eventi da parte dell’adolescente e diventa la maniera in cui si convogliano e si evidenziano le forme del disagio. Nella crisi soggettiva, fino alla patologia, si manifestano molteplici sfaccettature del tempo, rivelando la vasta gamma delle sue presentificazioni e la cattura in massa della percezione soggettiva. Una forte delusione d’amore o a una sua non corrispondenza, o ancora il tradimento di un’amicizia, possono travolgere e far immergere il ragazzo o la ragazza nel tempo vuoto e assente della melanconia. La crisi del senso circa il proprio sé, l’espressione delle proprie potenzialità, o l’esistenza in generale, diversamente, possono far esperire un tempo pietrificato e immobile, proprio delle forme depressive. Gli incessanti bombardamenti prestazionali (essere all’altezza delle situazioni, competere, essere social ecc.) impongono invece un tempo costantemente contrassegnato dall’ansia e dalla percezione di sentirsi sempre fuori tempo o inadeguati rispetto alle richieste e alle tendenze del momento. La formazione di ideali può portare a scandire il tempo in maniera ossessiva, attraverso ripetizioni, prescrizioni e divieti, come avviene nelle fissazioni alimentari o narcisistiche riguardo all’immagine corporea.

Fattori che possono condizionare la percezione del tempo psichico in adolescenza

Per comprendere come questi (e altri) tempi possono incidere sui giovani è necessario, inoltre, tener conto di tutta una serie di fattori soggettivo-culturali inaggirabili, in quanto strutturanti il comportamento e i modi di esperienza di ciascun individuo. Oltre all’età, infatti, la nostra sensibilità temporale può variare a seconda di: 

In certe situazioni percepiamo un tempo dilatato, quasi rallentato (pensiamo alla noia), in altre scorre decisamente più veloce (pensiamo a un’avventura). Ciò può dipendere dalla stimolazione e dagli input che riceviamo; dall’essere assorbiti in un’attività da cui traiamo più o meno piacere o in cui proviamo passione; dal passare senza sosta da un impegno all’altro. 

Sostanze. L’assunzione o il rilascio di certe sostanze nel corpo modificano la percezione del tempo, per esempio l’alcool intensifica una certa accelerazione del tempo, l’uso di cannabis lo intensifica rallentandolo e distendendolo.

ICT. L’uso delle Tecnologie di Informazione e Comunicazione dà accesso a una temporalità della fruizione immediata e della connessione costante. Il tempo, mediante il supporto tecnologico, scardina la successione cronologica, presentandosi come effettiva dilatazione dell’istantaneità in cui i contenuti permangono virtualmente sempre presenti.

Ambiente. Anche l’ambiente altera e imprime forme e velocità differenti al tempo; per coloro che vivono in campagna, in montagna, o in posti immersi nella natura, il tempo sarà maggiormente segnato dal ritmo e dalla cadenza di quei luoghi e delle loro stagioni, rispetto al tempo scandito dai ritmi urbani e commerciali, contrassegnati da un’esigenza di adattamento a orari rigidi e prestabiliti da agende e calendari. Ancora diverse saranno le comunità religiose o spirituali, fondate sui tempi a spirale dei rituali, delle ricorrenze o dei processi di crescita interiore. Un ambiente artistico segue invece altri binari temporali, con i suoi tempi di preparazione, esecuzione e performance. 

Contesto culturale.  Il ruolo giocato dal contesto culturale di riferimento plasma l’immagine del tempo e, con essa, il ritmo da adottare. Nelle società moderne domina Chronos,il tempo lineare suddiviso nella successione degli istanti che dal passato si estendono al futuro. È il tempo dell’organizzazione e della realizzazione. Qui il tempo stesso diventa valore di scambio, giudicato dall’ideale capitalista sotto parametri utilitaristici e prestazionali che consentono di distinguere il tempo guadagnato da quello perso. 

Le modulazioni del tempo

Tutte queste osservazioni testimoniano le differenti modulazioni del tempo, il suo fuggire a una misurazione unica. Il tempo ha ritmi variabili, scorre, vortica, si allunga e si accorcia, si condensa e si dilata, presentando velocità differenti, rallentamenti e accelerazioni. Il tempo assume forme eterogenee e in qualche modo coesistenti: lineare, puntiforme, a circuito, a spirale ecc.

Siamo immersi nel tempo, viviamo nei giorni, siamo fatti di tempo, delle sue stagioni, dei suoi processi biologici, fisiologici, geologici, chimici, atmosferici, ambientali e culturali.

Per un adolescente può essere importante rendersi conto di essere attraversato da tempi molteplici e, in particolar modo, poter cogliere la singolarità della propria percezione del tempo, poiché è ciò che va a contraddistinguere il suo modo di sentire gli eventi, di stare con se stesso e con gli altri. 

Per un ulteriore approfondimento sul tema “Percezione del Tempo Psichico in Adolescenza” si confronti anche:

https://www.stateofmind.it/2020/04/percezione-del-tempo-psicologia/

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